Calorie, che incubo!

Possiamo rendere il nostro rapporto con il cibo sereno, consapevole, positivo per mente e corpo?

La risposta è sì, grazie a un nuovo modo di vedere l’alimentazione, privo dei condizionamenti del passato legati al numero di calorie.

Ne parliamo nell’articolo di oggi!

Che cos’è la diet culture?

La società in cui viviamo è permeata di diet culture, un sistema di credenze dell’epoca contemporanea. Sono legate al concetto di dieta basata sul conto delle calorie come strumento per perdere peso, in un mondo in cui la magrezza è solitamente vista come un valore estetico e morale.

Anche se negli ultimi anni le cose stanno cambiando, non è raro imbattersi ancora nella credenza che per dimagrire sia necessario contare le calorie, fare attenzione a ogni cibo ingerito e, magari, sentirsi in colpa per giorni per uno “sgarro”.

Sembra un incubo, vero?

Per fortuna, la scienza ci viene in aiuto, aiutandoci a cambiare alcune delle nostre credenze passate più limitanti.

No alle calorie, sì ai nutrienti

Iniziamo con una notizia sorprendente: contare le calorie per sapere quanto dobbiamo dimagrire è un metodo superato!

Le calorie, infatti, non sono piccoli mattoncini tutti uguali che si accumulano nel nostro corpo a ogni morso, indipendentemente che provengano da un frutto o da una barretta di cioccolato.

Infatti, ormai è più comune – e corretto – parlare di micronutrienti e macronutrienti.

Gli alimenti che mangiamo provocano nel nostro corpo risposte diverse legate al metabolismo: un biscotto ripieno o una manciata di frutta secca potrebbero avere lo stesso numero di calorie, ma apportare nutrienti molto diversi al nostro organismo.

Il nostro corpo, infatti, non sa cosa siano le calorie, ma reagisce in base ai diversi nutrienti che gli forniamo, alcuni dei quali sono più necessari di altri ai diversi compiti, e in diverse quantità.

Inoltre, ogni cibo che ingeriamo non sarà processato allo stesso identico modo degli altri: non siamo una catena di montaggio!

Senza contare che i fattori che determinano l’assimilazione delle calorie sono moltissimi, e non tutti semplici da misurare: il rischio di sbagliare è altissimo, basandosi quindi su un dato irreale.

Proprio per questo il conto delle calorie non solo non è affidabile, ma rischia anche di portarci fuori strada.

L’equivalenza “mangiare un cibo con zuccheri o grassi” = ingrassare non è veritiera, e può anche portare a conseguenze pericolose.

Quando un’alimentazione è bilanciata e personalizzata, non sono le calorie ad essere importanti, ma le proporzioni di micro e macro nutrienti durante i pasti, a seconda delle necessità della singola persona.

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L’importanza della mente nel rapporto con il cibo

Ormai sappiamo che il nostro cervello ha un ruolo fondamentale quando cerchiamo di porci un obiettivo, di ogni tipo.

Non solo, però: ha anche un enorme potere sul modo in cui viviamo e assimiliamo il cibo.

I nostri pensieri ci aiutano ad accettare e a dare forma al mondo che ci circonda: quindi, perché dovrebbe essere diverso quando si parla di cibo?

Per questo, è importante riconoscere i pensieri che rischiano di portarci all’autosabotaggio, frutto di automatismi.

Possono infatti ostacolare i cambiamenti che desideriamo, compresi quelli nel rapporto con il cibo, ingabbiando il nostro corpo e la nostra mente in un loop di pensieri negativi.

E proprio di gabbia si tratta: il nostro cervello non ama essere limitato, preferendo piuttosto dei rinforzi positivi.

Infatti, il rischio è vedere un regime alimentare come una serie di costrizioni, creando un dialogo interno disfunzionale.

Alcuni esempi?

Il senso di colpa dopo aver “sgarrato” una volta, che ci porta a pensare di rinunciare, di lasciare perdere un’alimentazione sana, che non fa per noi.

Oppure, pensare che aver mangiato un dolce al posto della pasta sia la stessa cosa, perché “tanto sono le stesse calorie” (come dicevamo prima: no, non è così!).

 Insomma, non solo focalizzarsi solo sulle calorie ingerite in relazione ai chili persi non fa bene alla nostra serenità, ma non è il metodo giusto.

Un nuovo modo di rapportarsi al cibo

Noi crediamo che un rapporto sano con il cibo non passi per il conto delle calorie o per lo stigma verso una taglia.

Il cibo è meraviglia, nutrimento, cura: tutti elementi splendidi, che aiutano la nostra mente e il nostro corpo a fiorire.

Uno dei nostri obiettivi è eliminare il concetto di dieta restrittiva per perdere peso, soprattutto quella legata alla minima assunzione possibile di calorie.

Cosa fare, quindi?

Modificare il rapporto che abbiamo col cibo, in positivo, grazie alla consapevolezza e a un dialogo costruttivo con noi stessi.

 Tutto parte dal nostro cervello e dalle nostre convinzioni, quindi è lì che dobbiamo agire per smettere di vedere l’alimentazione come una gabbia, e iniziare a vederla come una cornucopia di possibilità, benessere e piacere.

In che modo?

Capire che la nutrizione è funzionale per i nostri obiettivi

L’alimentazione non è una gabbia, ma un immenso aiuto per una vita sana e serena, senza rinunciare ai piaceri del cibo.

Lo è, soprattutto, se è uno strumento al nostro servizio: a seconda dei nostri obiettivi – salute, rinforzo, perdita di peso – avremo bisogno di piccoli accorgimenti.

Lavorare con costanza sul nostro benessere

Il detto dice che Roma non è stata costruita in un giorno: beh, nemmeno l’alimentazione perfetta!

Ascoltare il tuo corpo e la tua mente, ricordarti quali sono i tuoi obiettivi e mantenere gli impegni a tavola presi con noi stessi è il modo migliore per creare una relazione virtuosa con il cibo.

Liberarci delle credenze ormai smentite sui grassi che fanno male, sullo sgarro che ci rovinerà la giornata o sul conto ossessivo delle calorie ci aiuterà a vivere l’alimentazione con molta più serenità.

Concedersi di essere umani

Come dicevamo, il nostro cervello non ama le gabbie e le costrizioni.

Piuttosto che colpevolizzare te stesso se hai mangiato un biscotto in più, meglio pensarlo come un piccolo piacere in un’alimentazione corretta.

Rispettare le giuste quantità di cibo è importante, ma altrettanto lo è stare bene con se stessi: se c’è un’occasione sociale a cui non vuoi mancare, non rovinartela contando quanto stai mangiando “in più”, ma goditi il momento.

Se hai un desiderio di qualcosa di dolce, potresti concedertelo, e poi magari ipotizzare se sia legato ad altro – ad esempio, ti annoiavi? Eri sotto stress?

La collaborazione tra corpo e mente, quando si decide di seguire un’alimentazione sana e completa, è una condizione necessaria per goderci il percorso e i progressi in serenità.

Sapevi che ormai le calorie sono un metodo “vecchio stile”? Lavoriamo in maniera attiva sulla consapevolezza di ciò che ingeriamo e vogliamo che anche tu rifletta bene su quello che utilizzi per alimentare il tuo corpo (e la mente).

Cosa ne pensi dell’alimentazione consapevole e della dismissione del sistema di conta calorie che per anni ti ha ingabbiato? Raccontacelo nei commenti.